Museo Archeologico di Napoli
Giorni di un futuro passato
a cura di Eugenio Viola
coordinamento di Marco De Gemmis
02.03.2016 – 06.06.2016
Sabato 2 aprile alle ore 12.00 inaugura, negli spazi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Giorni di un futuro passato, mostra retrospettiva di Adrian Tranquilli, a cura di Eugenio Viola e con il coordinamento di Marco De Gemmis.
Nel panorama italiano ed internazionale degli ultimi venti anni, Adrian Tranquilli è l’unico artista che ha utilizzato, ininterrottamente ed esclusivamente, i motivi del fumetto super-eroico, sia come materiale primario della sua ricerca, sia come emanazione di un proprio, inconfondibile vocabolario plastico. Di qui l’ossimoro del titolo della mostra, preso in prestito da una nota saga dedicata agli eroi mutanti, pubblicata dalla “Marvel Comics” sulle pagine di “X-Men” nel 1981 e trasposta cinematograficamente, in tempi più recenti, da Bryan Singer (X-Men – Giorni di un futuro passato, 2014).
Nella sua opera poliedrica che abbraccia media differenti, dalla pittura alla scultura, dal disegno al video, Tranquilli indaga la figura dell’eroe, un modello antropologico transculturale che attraversa tempi e simbologie differenti e molto distanti tra loro – da Thor al Golem, da Eracle a Cristo. I supereroi che popolano l’immaginario collettivo da oltre sessant’anni, sono assunti da Tranquilli a modelli paradigmatici di ogni possibile epos eroico, nonché a simbolo del dualismo salvezza/sacrificio alla base della storia cristologica e della mitologia biblica, sulla quale è fondata la cultura occidentale. Le manifestazioni di crisi e decadenza di questo modello culturale, trovano il loro puntuale riflesso iconografico nelle figure che abitano le sue opere. Spossate o sconfitte, variamente super o anti – eroiche, divengono la metafora amara del rapporto tra individuo e collettività, tra il singolo e le strutture di potere che lo annientano, indifferentemente di stampo religioso, ideologico, politico o economico.
Giorni di un futuro passato è la più articolata e completa mostra fino ad oggi dedicata a Adrian Tranquilli, concepita come un percorso inedito, attraverso alcuni tra i nuclei tematici più significativi della ricerca dell’artista negli ultimi vent’anni. Numerose le opere esposte, appartenenti alle serie più significative dell’artista, come Futuro imperfetto (1998), Age of Chance (2005), All Is Violent, All Is Bright (2009), In Excelsis (2011 – 13) e The End of the Beginning (2016), presentata, per la prima volta, in questa occasione. Un insieme di istallazioni dal potente impatto visivo, la cui forza evocativa dialoga con l’architettura del museo e con la statuaria classica, eroica per antonomasia, della Collezione Farnese.
Il percorso espositivo, pensato appositamente per gli spazi del Museo Archeologico Nazionale, si dissemina tra il piano terra, i cortili, le Gallerie Farnesiane e il primo piano del museo. Ospitati in questo contesto, i reperti futuribili di Tranquilli narrano una storia della civilizzazione ironicamente avveniristica, assolutamente altra: innescano una serie di contrappunti spiazzanti con i capolavori ospitati dal prestigioso museo napoletano, restituendo una visione d’insieme volutamente destabilizzante, che cortocircuita classicità e futurologia, archeologia e fantascienza.
La mostra Giorni di un futuro passato è accolta nel Museo Archeologico di Napoli nell’ambito del progetto che, da oltre venti anni, il suo Servizio Educativo porta avanti, per favorire l’incontro tra il patrimonio di antichità in esso custodito e i linguaggi del contemporaneo. La mostra gode del Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee.
Photos by Claudio Abate